VICARIOTA
numero 467
Iudici ca la liggi studiati,
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Giudici, che la legge studiate
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Canto di carcere; il carcerato si rivolge al giudice: Signor giudice ditemi: dove si trova l’inferno? La risposta la da lo stesso carcerato: Andate nelle carceri tra i condannati e loro vi daranno la risposta: L’inferno si trova nelle carceri.
Il canto è stato scritto probabilmente da un carcerato in un periodo diverso dal nostro in cui il carcere viene descritto come riparatorio e la pena conduce ad una nuova vita; una volta il carcere era oppressione, vita da inferno sia come infrastruttura, basta fare un giro nelle vecchie carceri, che come vita sociale prossima allo zero assoluto. La cosa che più mancava e manca ancora nelle carceri è la speranza di un avvenire migliore.
Il canto presenta una modalità Re ipodorico greco (eolico oggi corrispondente al Re minore con un Sib in chiave).
L'intera partitura per pianoforte e con accordi per la chitarra fa parte del libro "LE CANZONI DEL «CORPUS DI MUSICHE POPOLARI SICILIANE» di ALBERTO FAVARA (partiture, accompagnamento musicale e testi in siciliano ed italiano di Nicolò La Perna.
Il libro in pdf ha un costo di € 7,00 e può essere ordinato scrivendo email a Nicolò La Perna Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell: 3393269071
Il libro in pdf contiene le partirure, i testi in siciliano ed italiano ed una descrizione storico-musicale delle seguenti canzoni
e contiene inoltre un saggio sulle modalità musicali