Amato Francesca

 

MI VOTU E MI  RIVOTU

Rosa Balistreri

 


 

 

MI VOTU E MI RIVOTU
(tradizionale)Mi votu e mi rivotu suspirannu
passu li notti ‘nteri senza sonnu.
E li biddizzi tò iu cuntimplannu
li passu di la notti ‘nsinu a jornu.
Pi tia nun pozzu ora
cchiù durmìri
paci nun havi cchiù
st’afflittu cori.
Lu sai quannu ca iu
t’haiu a lassari:
quannu la vita mia
finisci e mori.
Palumma ca camini mari mari
ferma, quantu ti dicu du paroli
quannu ti pinnu na pinna di st'ali
quantu fazzu na littra
a lu me amuri;
li littri ti li mannu a tri a dui
risposta ca di tia nun haiu mai.
O chi si persi la carta pi vui
o puramenti scriviri nun sai
Mi votu e mi rivotu suspirannu
passu li notti ‘nteri senza sonnu.

       

 

MI GIRO E MI RIGIRO


Mi giro e mi rigiro (1) sospirando
passo le notti intere senza sonno.
E contemplando le tue bellezze
le ripenso nella notte
fino a quando fa giorno.
Per te ora non posso più dormire
pace non ha più
questo afflitto cuore.
Tu lo sai quando
dovrò lasciarti:
quando la vita mia
finisce e muore.
Colomba che cammini per mare
fermati, quanto ti dico due parole
quando ti spenno una penna dalle ali,
per scrivere una lettera al mio amore;

le lettere te li ionvio a tre e a due
risposta che da te non ho mai.
O forse che si è persa la lettera per voi,
oppure scrivere tu npon sai.
Mi giro e mi rigiro sospirando
passo le notti intere senza sonno

1) dentro il letto

Il canto “Mi votu e mi rivotu” è la canzone più ascoltata del repertorio di Rosa Balistreri ed è il canto che più viene associato a Rosa Balistreri da molti appassionati di musica popolare siciliana o di altri generi musicali.
Il canto è molto antico, l’autore come in quasi tutti i canti popolari, è sconosciuto.
Rosa Balistreri in un intervista afferma di aver sentito cantare questa canzone per la prima volta dentro il carcere di Palermo, ed ha attribuito ad un carcerato la composizione, in realtà il testo di questa canzone è presente nella raccolta di “Canzoni siciliani” del Frontini.
Salomone Marino Salvatore nel suo libro “Canti popolari siciliani” 1867 riporta la stessa canzone : “Nun dormu né riposu a tia pinsannu / passu li notti interi senza sonnu”. Nei primi del 1900 viene musicato col nome di “Canzone villereccia”.
Nella canzone l’amato spasima per l’amata e trascorre intere notti pensando a Lei, solo la morte potrà dividerli. La musica è dolcissima ed è un inno d’amore che coinvolge totalmente l’amato da fargli perdere sonno e pace. Solo la morte potrà dividerli.
Il verso è un endecasillabo, mentre la musica ha la tonalità di La minore con un tempo di 6/8 caratteristico delle barcarole e ninne nanne.
Questa interpretazione è stata effettuata il 21 marzo 2017 al tetaro "Re Grillo" di Licata in occasione del 90° anniversario della nascita di Rosa Balistreri


Nicolò La Perna


 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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AMATO FRANCESCA

 


 

 

MI VOTU E MI RIVOTU (tradizionale)

       

Francesca Amato (Milano, 1977), fin da bambina mostra attitudine alla scrittura. Inizia a scrivere racconti e poesie, durante gli anni del liceo, sotto la guida del professore Salvatore Termini. Iscritta alla Facoltà di architettura di Palermo, nel 2003 partecipa ad un Laboratorio di progettazione in Tunisia, con la professoressa Adriana Sarro, sulle città d’oasi: rimane colpita dal mondo tunisino, dai sapori e dai colori del deserto. Il progetto, realizzato col collega Fabio Colajanni, nel corso della cooperazione con il comune di Nefta, viene pubblicato ed esposto alla Biennale di Venezia. Presso l’“Accademia di Musica C. Schumann” di Palermo, frequenta il corso di tamburello e tammorra con il maestro Massimo Laguardia e inizia lo studio del canto e della teoria musicale con il maestro Giuseppe Messina. Negli stessi anni comincia il suo progetto musicale I Curtigghiu, letteralmente cortile, ma anche pettegolezzo, nel senso meno sordido del termine, con cui esplora la tradizione musicale della propria isola. Pubblica con Aletti editore la sua prima silloge poetica "Figghia cangiata" con la prefazione del Maestro Eugenio Bennato, col quale collabora attivamente da due anni, e che ha vinto il primo premio "Città di Caltagirone" come libro edito. Ha partecipato a importanti meeting musicali, tra i quali Il Festival diretto da Nicola Valenzano a Bari, Il campodimele folk meeting, il Ventennale della scomparsa di Rosa Balistreri, diretto da Luca Torregrossa. Attualmente sta lavorando alla sua prima raccolta musicale,che riassume il suo cammino artistico dalla grande Rosa Balistreri,la sicilia di ieri, ai canti inediti,che rappresentano la sua realtà di donna ai giorni nostri.
Nel settembre del 2014 affronterà per la prima volta il pubblico statunitense,la grande musica del sud che unisci anche i cuori lontani,il progetto è volto soprattutto a promuovere i canti e le tradizioni del sud italia oltreoceano.

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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