La vita del bandito Giuseppe Musolino è raccontata da Otello éProfazio con una visione particolare, quella che volevano sentire gli ascoltatori del cantastorie. Otello Profazio parla di un personaggio buono, che per sorprusi ricevuti, si incattivisce trucidando i suoi nemici. E' visto come, tra l'altro fanno tutti i cantastorie, come un eroe popolare, che leva ai ricchi per dare ai poveri, in effetti se però si legge la biografia di un bandito: Giuseppe Musolino, scritta dai medici psichiatri che lo hanno curato o la requisitoria del P.M. nel processo contro Musolino celebrato a Lucca si denota già da giovane, un personaggio, attaccabrighe, violento, che ha che fare, varie volte, con la legge, e che viene ingiustamemnte condannato a 21 anni per false deposizioni di Zoccali Vincenzo ed amici in merito ad una sparatoria subita dallo Zoccali Vincenzo. Da quel momento Musolino vive solo per vendicarsi dei suoi nemici. La posizione di Orazio Strano è comprensibile considerato anche che il mestiere di cantastorie è quello che gli permette di vivere. Nelle grandi linee racconta, anche se in modo romanzato la storia del bandito Musolino. Veramente poetici a volte alcuni versi della cantata di Orazio Strano Nicolò La Perna
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