ROSA CANTA E CUNTA
Bernardino Giuliano - Rosa Balistreri
ROSA CANTA E CUNTA Stasira vaiu e curru cu lu ventu stasira cu la vampa di l’amuri pi nun perdiri lu cuntu. |
ROSA CANTA E RACCONTA Stasera vado e corro col vento |
La canzone "Rosa canta e cunta" è stata composta da Rosa Balistreri con Bernardino Giuliano, (San Cataldo, 17 aprile 1935 -- San Cataldo, 29 marzo 1999) poeta e attore drammatico siciliano, interprete tra i più noti di poesia in lingua siciliana, nonché esperto conoscitore della cultura storico-popolare del territorio nisseno. Grande amico di Leonardo Sciascia, Ignazio Buttitta, Renato Guttuso, Nonò Salomone, Ciccio Busacca, Vittorio Gassman, Salvatore Quasimodo, Rosa Balistreri.
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Tra i canti popolari a tema religioso questa canzone è una delle più conosciute in tutta la Sicilia e veniva cantata il Giovedì e il Venerdì Santo in varie parti dell‟isola. L‟Addolorata è in cerca del Figlio e lo trova incatenato nella casa di Pilato. Commovente il dialogo della Santa Madre con San Giovanni, con il Figlio incatenato e col mastro fabbro che fabbrica i chiodi per la croce. Nella canzone è preminente il dolore e il dramma dell‟Addolorata nel tentativo di cambiare gli eventi dolorosi del Figlio. I canti religiosi da tempo immemorabile hanno attratto la fantasia dei compositori che hanno lasciato pagine straordinarie della pietà religiosa e della fede del popolo siciliano. Il dolore dell‟Addolorata è straordinariamente interpretato da Rosa Balistreri, che, seppur nella vita si dichiara non religiosa, in questa pagina mostra il suo interiore religioso e la vicinanza di una mamma che ha vissuto nel dolore per la perdita di due figli appena nati con la santa Madre di Gesù. Strutturalmente il canto è formato da endecasillabi con accento ritmico nelle sillabe 6/10 con alcune rime baciate A/A. La tonalità musicale è La maggiore con un tempo di ¾.
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