Vènniri Santu, vènniri matinu quannu la Matri Santa si misi ‘ncaminu scuntrau na vicchiaredda pi la strata ed era la Vironica chiamata. Bona donna un omu hatu scuntratu nni lu visu è tuttu ‘nchiajatu vistutu cu na vesta lavurata beddu ca nuddu cci po’ assumigliari. Bona donna un omu hajiu scuntratu e nni lu visu è tuttu nchiajatu la facci cu stu velu cci haju asciucatu e lu so visu m’arristò stampatu. Giuda, Giuda tradituri tradimentu a mia facisti e pi trentatrì dinari a me figgliu ti vinnisti.
VENERDÌ SANTO Venerdì Santo, venerdì mattino quando la Madre Santa si mise in cammino incontrò una vecchietta per la strada ed era la Veronica chiamata. Buona donna un uomo avete incontrato che ha il volto tutto piagato vestito con una veste lavorata tanto bello che nessuno gli può somigliare. Buona donna un uomo ho incontrato e il suo volto è tutto piagato la faccia con questo velo gli ho asciugato ed il suo viso mi è rimasto stampato. Giuda, Giuda traditore tradimento mi hai fatto e per trentatre denari mio figlio ti sei venduto.
Canto religioso che riferisce il ricordo della Veronica e del suo velo con impressa la faccia sanguinante del Cristo. E’ un episodio della salita al Calvario di Gesù Cristo, riportato nei Vangeli, che è rimasto vivo nella religiosità popolare come è dimostrato dai tanti quadri, poesie e canzoni che riportano l’avvenimento. Maria cerca suo figlio e chiede notizie ad una sconosciuta per l’appunto la Veronica che le risponde di aver incontrato un uomo con il viso”tutto ‘nchiaitu” con innumerevoli piaghe e di averlo asciugato con un velo sul quale è rimasta stampata l’immagine di Gesù. Endecasillabo è il verso, mentre musicalmente abbiamo un tempo di valzer lento, tristissimo, con tonalità altrettanto triste quale quella minore e cioè La minore.