Bambinello, piccolino, il mio cuore lo vuole Lui; Lui piange che lo vuole, Bambinello ruba cuore; Lui piange che lo vuole, Bambinello ruba cuore; Bambinello balla, balla, che il cortile è tutto tuo, dove posi il tuo piedino nasce giglio e basilico; dove posi il tuo piedino nasce giglio e basilico; Il Bambino mentre giocava si chiamava i bambini e giravano intorno intorno e giocava tutto il mondo Mariuccia (1) se n’è andata a sedere nella casa di Sant’Anna il bambino si mise a piangere “Madre mia voglio la nanna” il bambino si mise a piangere “Madre mia voglio la nanna” Mentre figlio, volete venire vi ci porto volentieri Là vai a trovare il circo tondo e la nanna ti fa giocare. Là vai a trovare il circo tondo e la nanna ti fa giocare 1) Maria, la madre di Gesù
Questo canto natalizio, cantato anche come ninna è cantato anche oggi in molti paesi. E’ presente nelle raccolte di canzoni siciliane di diversi autori e viene rimodellato da Rosa Balistreri prendendolo da diversi fonti; la voce della Balistreri è dolcissima. Un tempo, ma anche oggi, era consuetudine dondolare “annacari i picciriddi”. L’ “annacata” veniva fatta in questo modo: la mamma teneva in braccio il bambino e, stando seduta su una sedia ben solida con il fondo di paglia o di corda, tipica di quel tempo, si dondolava battendo ritmicamente prima i piedi davanti e poi i piedi di dietro della sedia, accompagnando la cadenza con un lieve “oooh! oh!”, o sussurrando ninne nanne il cui motivo, sempre lo stesso, induceva al sonno al bambino.