Famosa e triste è la storia della baronessa di Carini.
Molti cantastorie hanno tramandato poemetti e intere cantate su questa tragedia. E’ la storia di Donna Laura Lanza di Trabia, figlia di Don Cesare Lanza, conte di Mussomeli e Lucrezia Gaetani, sposata al barone Vincenzo La Grua. La baronessa sposata a 14 anni fu uccisa dal padre perché trovata nella stanza da letto con il suo amante Ludovico Vernagallo. La tragica morte ebbe ai suoi tempi, anche per la posizione sociale dei protagonisti e per la disumana uccisione da parte del padre un eco grandissima, tale da diffondersi in tutta la Sicilia. I cantastorie hanno diffuso il fatto ai posteri fino a nostri giorni. A trattare questa storia ampiamente è Marino Salomone, che viene ricordato soprattutto per il libro “La baronessa di Carini”, Ed. Tipografia del Giornale di Sicilia 1870, ripubblicato in 2 edizioni da Luigi Pedone Lauriel, 1873 dove oltre al poemetto popolare anonimo del secolo XVI scritto in dialetto siciliano, l’autore riporta le sue ricerche storiche sull’accaduto con scritti e documenti riportanti le motivazioni del genitore assassino, e della giustizia spagnola che per motivi d’onore scagionava il padre della baronessa. Ritroviamo questa canzone nel libro di “Giuseppe Pitrè, La musica popolare ed il carteggio col maestro F. P. Frontini” di Carmelina Naselli, Palermo a pag. 13 la partitura, a pag. 128 il testo. vedi il libro di Salomone Marino: La barunissa di Carini Famoso il cantastorie Otello Profazio, suo il testo di questa cantata che è stata ripresa da molti cantanti tra i quali Rosa Balistreri
Nicolò la Perna
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