CANZONI
A FINESTRA
Sugnu sempri alla finestra e viru genti ca furria pà strada Sugnu sempre alla finestra e viru genti spacinnata, Chi ci aviti di taliari, 'un aviti autru a cui pinsari La domenica mattina dagli altoparlanti della chiesa Chi ci aviti di taliari, 'un aviti autru a cui pinsari Sugnu sempri alla finestra e viru a ranni civiltà |
Sono sempre alla finestra e vedo gente che gironzola per strada. Gente bella, brutta, allegra, musona ed annoiata. Gente arricchita con le ciglia alzate e la bocca stretta: Salvo, ho voglia di qualcosa, un sorbetto, un Lemonsoda Lui risponde Giusy, quando ti chiamavi Giuseppina eri golosa di brioche con la granita..... Salvo, ne hai fatta strada ... ma adesso che sei un grande imprenditore.... devi imparare a parlare con classe! Sono sempre alla finestra e vedo gente che non fa niente, stravaccata sulle panchine della piazza che fuma una sigaretta dopo l'altra. Gente che si incontra e si saluta solo con lo sguardo, che si scansa, si evita ma che poi si abbraccia e si bacia. Gente che stringe la cinghia, che lavora sodo e non si dispera, altrimenti questinverno non si canta messa! Gente che vive di stenti ma che fa trovare la tavola imbandita a chi comanda. Cosa avete da guardare? Non avete altro a cui pensare o almeno qualcos'altro da fare? Andatevene a lavorare sbraita un vecchio indispettito, abbiamo il menagramo dietro il vetro Io gli dico mi scusi eh... ma questa è casa mia e sto dove mi pare!" La domenica mattina dagli altoparlanti della chiesa la voce di Padre Coppola ci introna le case ed entra dentro le ossa. Peccatori, rinunciate a quei peccati della carne, quando il diavolo si affaccia rinforzatevi la mutanda." Quando accanto alla chiesa parcheggia un macchinone: scende Saro Branchia, detto Re Leone Padre Coppola balbetta e conclude malamente lomelia con tre parole perché sua Maestà si deve far la comunione! Ma che avete da guardare? Non avete altro a cui pensare o almeno un po' di qualcos'altro da fare? "Andatevene un po a mare mi urla un vecchio bieco "...così pallida mi sembrate un fantasma! io gli dico mi scusi, ma perché dovete stare sotto casa mia per offendere? Sono sempre alla finestra e vedo la grande civiltà che è stata, dove Turchi, Ebrei, e Cristiani si stringevano la mano. Allora si pensava che la diversità è ricchezza, tempi di bellezza e di poesia, damore e di saggezza. Quel che è stato ieri oggi forse potrebbe ritornare solo se troviamo semi buoni da piantare. In questa terra di fuoco e mare oggi sento che mi parla il cuore e dice che le cose stanno per cambiare. Cosa avete da guardare? Non avete altro a cui pensare o altro da fare? Andate a ballare, fate quattro salti e uscite solo per svagare! Io gli dico "Almeno col piacere, cè qualche danza estrosa che vossia vorrebbe consigliarmi? |