CRISTU SI FICI SURFARARU
NONO' SALAMONE
CRISTU SI FICI SURFARARU
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CRISTO SI E' FATTO ZOLFATARO
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"CRISTU SI FICI SURFARARU" poesia di Bernardino Giuliana, poeta siciliano di San Cataldo. (San Cataldo, 17 aprile 1935 – San Cataldo, 29 marzo 1999)n poeta e attore drammatico siciliano, interprete tra i più noti di poesia in lingua siciliana, nonché esperto conoscitore della cultura storico-popolare del territorio nisseno.
Ha collaborato anche con Rosa Balistreri con la canzone "Rosa canta e cunta"
In questa canzone Nonò Salamone con la sua forza espressiva mette in risalto la povertà estrema dei solfarari (lavoratori nelle miniere). costretti per campare la famiglia ad un lavoro durissimo sottoterra ad estrarre zolfo nelle miniere di molti paesi siciliani in contrasto con la ricchezza ed i pranzi succulenti dei ricchi.
Cristo si è fatto lavoratore di miniera. Notare l'interpretazione sempre più crescente di Nonò Salamone nella scala musicale e l'intensità e la forza vocale del cantante fino ad esplodere nella frase: "Cristu si fici surfararu" frase di dolore, rabbia e rassegnazione.
Oggi non esiste più questo duro lavoro, ma è ancora un ricordo vivo,lancinante e pieno di dolore e sofferenza in tanti anziani del nisseno e dell'agrigentino.
Questa canzone è stata cantata in occasione di una festa a casa del notaio Salvatore Abbruscato nel mese di agosto 2016