SIGNURUZZU CHIUVITI CHIUVITI


canta Rosa Balistreri

                                       

 

 

 

 

 

O SIGNORE,

 MANDATECI LA PIOGGIA

O Signore, fa che piova, che piova

perché gli alberelli sono assetati.

Mandateci una pioggia copiosa

senza fulmini e senza tuoni.

Signore non ci castigate

perché (se non piove) il pane ci levate.

L’acqua del cielo sazia la terra

fonte piena di pietà.

Le nostre lacrime cadono in terra

e Dio ci fa la carità.

                                 

          

 

SIGNURUZZU

CHIUVITI CHIUVITI

(tradizionale)

Signuruzzu chiuviti chiuviti

ca l’arbulicchi su morti di siti.

Mannatinni una bona

senza lampi e senza trona.

Signuruzzu ’un nni castigati

ca lu panuzzu nni livati.

L’acqua di ‘ncelu sazìa la terra

funti china di pietà.

Li nostri lacrimi posanu nterra

e Diu nni fa la carità

   

 

 

      E’ un canto di preghiera cantato dai contadini per impetrare da Dio la pioggia per le campagne.

      Le preghiere per la siccità erano a volte espresse singolarmente, ma spesso insieme con processioni e canti religiosi per chiedere a Dio la pioggia sotto la guida dei preti e con al seguito tutti i contadini con mogli e figli.

      La siccità è stato sempre un problema per i siciliani, mai risolto dai vari governi succedutisi, in particolare la città di Licata ha il triste primato di città dell’assetato. E’ un problema atavico risolto in tante città d’Italia che possono usufruire giornalmente di acqua corrente, ma non in Sicilia e particolarmente a Licata dove i rubinetti vedono uscire il prezioso liquido, se va bene ogni tre o quattro giorni, e nel periodo estivo a volte anche dopo quindici giorni.
      Una
domanda fu fatta a Rosa dal giornalista Francesco Pira sul problema dell’acqua, e lei ha risposto di non comprendere come in tante altre parti d’Italia il problema dell’approvvigionamento dell’acqua fosse risolto e l’acqua sgorgasse dai rubinetti ogni giorno, mentre in tanti paesi della Sicilia il problema dopo 150 anni dall’Unità d’Italia fosse irrisolto.

      Dal punto di vista metrico la canzone è formata da vari versi, musicalmente il ritmo è di valzer lento con tonalità di La minore