NINNA NANNA DI LA GUERRA
autore: Giuseppe Ganduscio
canta Rosa Balistreri
NINNA NANNA DI LA GUERRA
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È una ninna nanna di Giuseppe Ganduscio (Ribera, 6 gennaio 1925 - Firenze, 7 settembre 1963) poeta italiano ed illustre personaggio siciliano, che si occupò moltissimo di musica popolare e insegnò a Rosa a Firenze i canti prelevati dal “Corpus” del Favara. In questa ninna nanna si denota l’animo antimilitarista e pacifista del Ganduscio, vicinissimo ai movimenti contro le guerre che sfoceranno nella rivoluzione dei giovani del 1968. Interessante ninna nanna, nella quale la madre addormenta il bambino ricordandogli il padre morto in guerra; ninna nanna e guerra non collimano, la prima è l’espressione della dolcezza della mamma che culla il bimbo per addormentarlo, la seconda è l’espressione più brutale di un essere umano costretto ad ammazzare altri uomini spesso per litigi tra i potenti; in questa ninna nanna la dolcezza della voce di Rosa contrasta con la bruttezza della guerra e della morte.
La versione originale del Ganduscio continua così:
Ed alavò figghiuzzu ammannatu / quannu si granni ‘un ci iri surdatu
ca pi surdatu ‘un ti fazzu partiri / megghiu cu’ tia ‘ngalera iri. (1)
1)Ed alavò, figliolo speciale / quando sei grande non andare soldato
perchè per soldato non ti faccio partire / meglio morire con te in galera
Nicolò La Perna
interpretazioni di altri artisti
http://www.youtube.com/watch?v=Ce4I6HqIoL8
Stefano Saletti