CALTANISSETTA FA QUATTRU QUARTERI
CALTANISSETTA FA
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CALTANISSETTA CONTA
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Questo video con la canzone è estratto da you tube
http://www.youtube.com/watch?v=RgyRA4fNZlE
Questa canzone fa parte dei canti di protesta dei lavoratori. Il lavoro in miniera, un tempo comune in Sicilia, per l’estrazione dello zolfo, (miniera di Pasquasia a Enna, miniera di Passarello a Licata e miniere ad Agrigento) e del sale (Realmonte, Racalmuto) impiegava molti lavoratori che conducevano una triste esistenza alla luce delle lucerne per l’estrazione dei minerali che venivano convogliati nel porto di Licata o di Porto Empedocle da dove venivano esportati in tutto il mondo.
La disagiata vita dei minatori, pirriaturi, dalla parola siciliana “pirrera” miniera, ha dato spunto a molte poesie e canzoni su questo tema.
Questo tipo di lavoro oggi è scomparso perché l’estrazione dello zolfo con altri sistemi ha reso non competitivo l’estrazione tradizionale dalle miniere che pertanto sono state chiuse e con le miniere è terminato il periodo d’oro di Licata che vedeva nell’immagazzinamento, nel raffinamento e nell’imbarco di questo minerale una fonte lauta di guadagno per i lavoratori e per gli imprenditori.
Molti giovani di Caltanissetta lavoravano una volta nelle miniere vicino Enna, il lunedì scendevano in miniera forniti di pane e companatico da utilizzare per tutta la settimana o più che restavano sottoterra e che veniva conservato in gabbiette di ferro per evitare che i topi lo mangiassero. I topi erano naturali commensali durante i loro pasti e non venivano uccisi perché in caso di esalazioni di gas, grisou, i minatori seguivano il percorso di fuga dei topi. Il verso è endecasillabo con accento tonico sulle sillabe 4/6/8/10